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La sala della Grande Guerra

Il 28 Giugno 1914 con l’uccisione di Francesco Ferdinando, erede al trono d’Asburgo, ha inizio la Prima Guerra Mondiale. 

L’Italia entrò in guerra contro l’Austria-Ungheria il 23 maggio 1915 , le truppe passarono il confine sul Piave il 24 maggio, il giorno successivo, e avanzarono fino a schierarsi su quelli che diventeranno i fronti tridentino e carsico. Da lì cominciò un massacro che costò la vita a circa 600.000 italiani.

Anche l’Amiata pagò un caro prezzo. 

Tra combattimenti e prigionia morirono 178 uomini partiti da Castel del Piano, tutti giovanissimi. Tanti altri ritornarono, segnati da ferite nel fisico e nell’animo.

Verso la fine della I Guerra Mondiale e negli anni immediatamente successivi, furono create a livello nazionale diverse associazioni che avevano lo scopo di tutelare ed assistere dal punto di vista sociale e lavorativo i reduci del conflitto. In particolare l’Opera Nazionale Combattenti – ONC (1917), l’ Associazione Nazionale Combattenti – ANC (1918),  l’Associazione Invalidi di Guerra (1918).

Tra il 1919 e il 1922 nacquero l’’Associazione Invalidi di Guerra, la sezione locale dell’ANC, che operò specialmente per far lavorare gli ex-combattenti e reduci nelle campagne di bonifica dei territori della Maremma.

Tutte le associazioni avevano come scopo principale, oltre al “culto della Patria” e la “difesa dei valori della Nazione”, “ogni forma di assistenza che possa aiutare i Combattenti a superare le difficoltà della vita e ad assolvere i loro doveri sociali in Italia e all’estero”.

Documenti e materiali di vario genere

I documenti cartacei testimoniano l’attività della Sezione Combattenti tra cui la campagna contro la malaria e la tubercolosi, le battaglie per far ottenere un posto di lavoro ai reduci o per farli tornare al lavoro che avevano prima di partire; i bandi per concorrere all’attribuzione degli assegni per frequentare corsi di avviamento professionale, le pratiche per il pagamento delle indennità a favore dei familiari dei morti o dei dispersi o per il riconoscimento delle invalidità e della relativa pensione. 

Quanto raccolto copre, in pratica, tutto il XX secolo: fotografie, verbali, corrispondenze di genere diverso, manifesti, volantini, collezioni di riviste, cimeli (bandiere,armi, copricapi, medaglie). 

Ci sono poi le testimonianze delle celebrazioni in ricordo della Guerra: la collocazione sulla Chiesa di San Giuseppe della Campana dei Caduti “Maria Dolens Amiatina Prima”, la creazione del Parco della Rimembranza  e del Monumento ai Caduti.

Nell’ultima sezione, i fascicoli provenienti dall’Archivio del Comune di Castel del Piano documentano le perdite: i morti, i dispersi, i prigionieri . Era questa la documentazione “ufficiale”, che spegneva  le ultime speranze di chi era rimasto a casa, che rendeva definitivo il dolore.

Alla componente documentale si aggiunge la sezione del  fondo fotografico, particolarmente interessante e molto particolare. È composta da 171 fotografie, suddivise in tre gruppi tematici: 91 fotografie di reduci in abiti borghesi, 64 fotografie di soldati in divisa militare e 16 fotografie di grande formato, raffiguranti militari in divisa.

Un video presenta nella sua interezza questa parte del fondo fotografico, mentre nel percorso espositivo sono visibili le fotografie degli uomini caduti in guerra e ricordati nei “cippi” del  Parco della Rimembranza e nel Monumento ai Caduti.

La particolarità di questa collezione non è tanto quella della sua vastità o completezza , ma la appartenenza sentimentale soprattutto ai cittadini di Castel del Piano, che visitandola possono vedere foto e documenti dei loro parenti passati , che riconoscono con stima e affetto. L’interesse dello studioso si unisce alla curiosità affettiva dei parenti di oggi, che vivono qui.

Sommario

I materiali esposti in questa sala provengono quasi tutti dall’archivio dell’ Associazione Combattenti di Castel del Piano, che riuniva le funzioni svolte dai diversi organismi citati, seguendo le direttive nazionali e provinciali.

Periodo di riferimentoXX secoloShare

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